Powered By Blogger

lunedì 30 gennaio 2012

Treccione Brioche... non avrà una forma perfetta, ma il sapore è divino! ;-)

Buongiorno Gente!
stamattina mi sento particolarmente "leggera" ... e voglio mostrarvi una poesia scritta da un caro amico...
Ho lasciato tracce di me,
su pavimenti,
su alberi,
su muri scrostati,
su persone,
persino su vetri appannati.
Tutto sparito,
portato via dal tempo,
che scorre,
lasciando tracce più profonde delle mie.
Ho pensato di lasciar tracce di me
nei tuoi pensieri,
addirittura nel tuo cuore;
ma ho avuto paura che si confondessero
con quelle lasciate da altri,
come se temessi di diventare uno dei tanti.
Forse per questo sono rimasto li,
indeciso come non mai.

Come non mai.


Quando l'ho letta sul suo profilo, mi ha provocato un brivido lungo la schiena... mi è piaciuta davvero tanto.... è romantica e struggente... di solito non sono tipo da poesie (anche se in passato ho letto Prèvèert), ma questa mi è piaciuta talmente tanto che ho deciso di condividerla con voi... in fondo un pò di romanticismo non ha mai fatto male a nessuno no? ^_^
Questa appena conclusa è stata davvero una bella settimana, ho avuto l'opportunità di mettermi di nuovo alla prova e di conoscere tante magnifiche persone... ma di questo vi parlerò nel prossimo post! ;-)
Ci sono giorni in cui la voglia di mettere le mani in pasta è superiore a qualsiasi altra cosa... e a volte mi capita di avvertirne quasi un bisogno smanioso... talmente smanioso di non voler neppure perdere tempo a cercare su libri e riviste una ricetta intrigante.... è così che nasce questa Treccia... da un bisogno imperioso e dal suggerimento della mia amica Morena... la ricetta originale la trovate da lei, io l'ho adattata ai miei tempi ed alle mie preferenze... ;-)

Ingredienti:
50 gr di farina di riso
250 gr di manitoba
200 gr di farina 0
1 cucchiaio di latte in polvere
100 gr di zucchero
100 gr di acqua
20 gr di latte fresco
2 uova intere
1 tuorlo
10 gr di miele
vaniglia
5 gr di sale
10 gr di lievito
100 gr di burro

Per tutto il procedimento di impasto vi rimando direttamente al post originale... qui vi do ragione delle modifiche che ho apportato alla ricetta.
Innanzitutto ho inserito il latte sia fresco che in polvere, perchè regala maggiore morbidezza all'impasto... e soprattutto il latte in polvere ha il pregio di nutrire la pasta senza alterarne la struttura e quindi senza rallentare l'incordatura. ;-)
La farina di riso ormai lo sapete che la inserisco sempre perchè regala particolare scioglievolezza alla mollica. Non ho messo liquore perchè non amo profumi forti negli impasti lievitati... preferisco la dolcezza della vaniglia...
Io ho preparato l'impasto di sera e l'ho messo in frigo a riposare (ben coperto) per tutta la notte... al mattino l'ho tirato fuori e l'ho lasciato ambientare per un'oretta...
La pasta si presenta bella liscia, soda e vellutata al tatto...
Dopo il riposo ho diviso la pasta in due parti... e poi da ogni parte ho ricavato 3 filoncini... è importante lavorare sempre in ordine: così ogni filoncino avrà i suoi 5 minuti di riposo e sarà più facile lavorare.
Dopo aver formato le trecce le ho lasciate riposare per un paio d'ore (regolatevi in base alla temperatura esterna) ... ho pennellato la superficie con poco latte e tanto zucchero semolato ed infornate a 190° per 18 minuti circa... come sempre vale la prova della vostra esperienza: devono colorire bene sul fondo.
Il risultato è una vera e propria esplosione in forno: non raddoppiano il volume, addirittura lo triplicano!!! Il profumo che sprigionano è meraviglioso... e la mollica è divina: una alveolatura fitta, che la rende leggerissima e soffice come una nuvola...

Vi basti sapere che io le avevo preparate per gustarle a colazione nei giorni di festa natalizi... bè, dopo una piccola prova assaggio ...ne è sopravvissuta solo mezza per il giorno dopo!!! O_O

16 commenti:

  1. aaaahh..le mie treccionee!!!..sono contenta che ti siano piaciute, guarda lì che meraviglia..è un pò che non le faccio, ultimamente il tempo per impastare è veramente poco e ti giuro che ne sento la necessità ormai..Brava Enzuccia!

    RispondiElimina
  2. Ma dai, ti è venuto benissimo! Nani

    RispondiElimina
  3. ha un aspetto meraviglioso, e sebra così soffice che ne mangerei volentieri un pezzo! ciao ciao

    RispondiElimina
  4. madòòòò Enza ogni volta che passo da te mi fai venire l'acquolino e un languorino ^__^ io poi adoro le brioche!Dopo i krapfen le faccio!!!!
    baciotti Marcella

    p.s.
    bellissima anche la torta di laurea!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahhahhaah Grazie Marcy... ma non è che la germani ti sta impigrendo? forza!!!!

      Elimina
  5. grazie per aver condiviso con noi questa bellissima poesia:)
    come ti capisco anche a me a volte prende la voglia di mettermi ai fornelli,fai bene ad assecondare questo richiamo visto il magnifico risultato...che buona questa treccia deve essere morbidissima,complimenti!!!

    RispondiElimina
  6. mica male la treccia anzi!
    mi spiace per non essere riuscito a passare al salone della sposa, ma la famiglia mi ha sopraffatto :)

    RispondiElimina
  7. Anche io scrivo poesie sono però quando sono triste e fortunatamente qst è un periodo sereno, quindi la produzione si è fermata, meglio così!
    La tua treccia è perfetta e dalla foto dell'interno sembra anche sofficissima.

    RispondiElimina
  8. Enza, perchè dici che non sarà bellissima??? Questa treccia è venuta benissimo!!! Sofficiosa e sicuramente deliziosa, ma questo lo hai confermato tu... ^__*
    Bacioni,
    Franci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. perchè io a far le trecce son negata... si vede che ho un unico figlio maschio!

      Elimina
  9. Enzina ma se uno la vuole far ripiena????? Come la vedi????

    RispondiElimina