Sono in crisi di astinenza.
No, non temete ... non uso sostanze stupefacenti... (sono stupefacente già di mio....ihihihihihi).
No, non ho neppure deciso di smettere di fumare... le uniche che ho fumato risalgono ai tempi della scuola superiore... quando una sigaretta fra le dita ti faceva sentire "grande" ...
No, non mi hanno neppure tolto la carta di credito o il bancomat... ho ancora la possibilità di uscire a fare shopping, ma in questo periodo non è la mia attività preferita...
Sono in astinenza da impasto... ho voglia di mettere a lavorare il mio ken con qualche impasto da brioche, ho voglia di tirare la pasta col matterello e di incorporare il burro, ho voglia di coccolare le brioche e di meravigliarmi di fronte alla loro crescita in cottura... Insomma voglia produrre e sfornare e sentire il profumo di dolce che dal forno si stende a tutta la casa!
Ma sono di nuovo a dieta. Ferrea.
Mi ero un pò persa per strada ed avevo trascurato la dieta. Per fortuna, la palestra mi ha aiutata a non riprendere peso... ma se voglio perderne altro, devo rimettermi a stecchetto e seguire le indicazioni della mia dietologa... :-((
Il problema più grande però è che anche mio marito vuole perdere qualche kg... non molti in verità, ma comunque questo significa che se io produco nessuno mangia!!! :-(((
Ho deciso... metto un annuncio:
"A.A.A. cercasi persona di buon appetito e senza problemi di peso per assaggio pasticceria casalinga".
Che dite lo troverò qualche volontario???
La pasta che vi propongo oggi, l'ho preparata un paio di settimane fa...
Gli Scialatielli sono un formato di recente invenzione: la loro creazione viene attribuita ad uno chef amalfitano alla fine degli anni '60, e grazie ad un premio attribuitogli un decennio più tardi, questo tipo di pasta prende piede sia nella ristorazione che nella preparazione industriale.
Resta comunque una pasta tipicamente campana: lo stesso nome deriva infatti da un termine dialettale che ne indica l'aspetto "scarmigliato" che assume una volta impiattata.
Il formato ricorda quello di una tagliatella, ma è più spessa e soprattutto la lunghezza è irregolare... tant'è che ognuno oggi propone la sua versione di "scialatiello"... in origine comunque aveva la stessa misura di uno spaghetto.
E visto che è di origini costiere, la morte dello scialatiello è con un sughetto di mare... solitamente a base di frutti di mare e crostacei...
Io invece ve lo propongo in una versione più delicata, ma altrettanto squisita!
Ingredienti per l'impasto:
500 gr di farina Miscela per Pasta Fresca Molino Chiavazza
350 gr di acqua
2 cucchiai di olio
prezzemolo q.b.
Tritate il prezzemolo finemente ed aggiungetelo agli altri ingredienti per l'impasto... lavorate il tutto ed aggiungete una spolverata di farina se necessario per ottenere un panetto morbido ma compatto.
Lasciatelo riposare per una mezz'ora coperto ed in un luogo fresco.
Notate com'è evidente la punteggiatura del prezzemolo tritato nella palla di impasto?
Trascorso il tempo necessario al riposo, infarinate bene il vostro piano di lavoro e col mattarello cominciate a stendere la pasta: ricordatevi di lavorare sempre dal centro verso l'esterno, per evitare l'effetto molla. Lo spessore della pasta dev'essere di circa 2mm.
Con un coltello ben affilato ritagliate gli scialatielli: devono essere larghi più o meno come un dito mignolo.
Mentre gli scialatielli riposano, passiamo al sughetto...
In una padella con olio evo e scalogno tritato, aggiungiamo la polpa di rana pescatrice tagliata a cubetti e la testa e la lisca: gli ultimi servono per dare più sapore al nostro piatto... sfumate con vino bianco secco e lasciate cuocere per pochi minuti.
In un'altra padella, lasciate imbiondire in olio evo uno spicchio d'aglio e del prezzemolo... aggiungete i pomodorini (io ho usato i ciliegini) e dopo qualche minuto la polpa della rana pescatrice col suo fondo di cottura... questo fondo darà al nostro intingolo la giusta cremosità. ;-)
Intanto lessate al dente gli scialatielli e ripassateli in padella col condimento... serviteli con prezzemolo fresco tritato e peperoncino...
Cè bisogno che vi dica che mi sono leccata anche i baffi??? Certo, ormai gli scialatielli si trovano in qualsiasi banco frigo di qualsiasi supermercato, ma farli con le proprie mani è tutt'un'altra cosa: oltre alla soddisfazione personale, è anche una questione di gusto: il sapore di quelli industriali non vi si avvicina neppure lontanamente!!!
E con questo piatto, tipico delle mie zone (ve l'ho mai detto che sono a 4 passi dalla costiera amalfitana e da quella sorrentina?!) partecipo al contest indetto dal Molino Chiavazza sulle paste della tradizione regionale...
complimenti... da leccarsi i baffi!!
RispondiEliminaMahhh io dico che non dovresti avere troppi problemi a trovare qualche cavia per i tuoi esperimenti :))
RispondiEliminaSe abitassi piu' vicina ovviamente correrei in tuo aiuto!
Deliziosi ✿
RispondiEliminaioioioioioioioioio...pero' solo per cose salate e per questo magnifico piatto di pasta.......
RispondiEliminagrazie a tutte ragazze!
RispondiEliminaqui da noi al mio paese le chiamiamo pinciarelle sono molto simili e ogni anno la prima domenica del mese di settembre c'è la sagra....
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