La Torta di PadrePio... una catena che non ho potuto spezzare!

Alzi la mano chi non ha mai (ed intendo proprio mai) ricevuto un invito per una classica catena di Sant'Antonio... io ricordo che quando ero piccola, addirittura, queste lettere che da un lato promettevano il paradiso e dall'altro immani sciagure, le ritrovavamo nella cassetta della posta... recapitate a mano e ovviamente senza mittente.
Di solito non credo a queste cose e non partecipo a nessun tipo di catena... neppure a quelle che si sono modernizzate e viaggiano sul web tramite mail o nei forum...

Ma a questa non ho saputo dire di no... innanzitutto perchè è stata la prima volta che mi è stata affidata questa torta, poi perchè ero curiosa di scoprire la "magia" di questa torta che dovrebbe crescere e lievitare da sola (ma che in realtà non lo fa) ed infine perchè a propormela è stata una conoscente di mezza età, molto credente ... a cui non sono riuscita a dire di no!

In realtà non c'è nessuna magia... io credevo che si partisse da una sorta di lievito madre... in realtà è un pastello di farina, zucchero e latte... a cui nei 10 giorni successivi si amalgamano piccole dosi degli stessi ingredienti e solo in fine le uova, dell'olio ed una bustina di lievito per dolci... quello che ne viene fuori è comunque una torta morbidissima... ma niente di eccezionale... con tutto il dovuto rispetto per il santo a cui è intitolata!!!
Ovviamente... qualche piccola modifica l'ho fatta: era prevista una mela a pezzettini nell'impasto finale ma io l'ho omessa... aggiungendo invece dell'estratto di vaniglia liquida!

Scusatemi se non c'è una ricetta... ma volevo mostrarvi il risultato di questa catena... così potrete valutare da soli se farvi risucchiare o meno dal vortice!!!